Dopo tanto tempo che non mi immergevo, Sabato scorso ho deciso di riprendere con l’apnea.
Per avere la spinta in più volevo assolutamente partire dall’emozione più forte e dall’obiettivo che avevo quando mi allenavo: scendere sul Romagna!
Un relitto intatto sul golfo di Cagliari che si trova a -45 mt.
Così la mattina presto mi sono fatta portare dal mio amico istruttore di apnea, abbiamo piazzato il cavo sul fondo….ed è iniziato il tuffo nel blu.
Ovviamente, essendo la prima volta dopo tanto tempo non ho raggiunto i 45 ..ma i 24 sono riusciti lo stesso a donarmi un’emozione talmente forte che ho deciso di raccontarla proprio qui 🙂
Un misto di curiosità, paura, voglia di andare giu, concentrazione: tutte emozioni che si racchiudono nell’ultimo respiro prima di abbandonare il boccaglio e tuffarsi nel blu.
Solo io e il mare…occhi chiusi, pinneggiata lenta per godersi in pieno il blu più totale…non si vede la fine….solo un lungo cavo e la pressione sono gli unici segnali che ti fanno capire quanto sei lontano dall’aria.
Continuo a scendere e alla fine apro gli occhi ed eccolo: Un mostro enoorme con la coperta che dista a soli 15 metri da me. MI fermo perchè so che andando più giu non potrei avere il tempo di stare ad ammirarlo: è bellissimo, intatto…da un’apertura si intravede perfino la vasca da bagno ancora perfetta.
L’avevo già visitato pure internamente l’anno precedente con le bombole, ma adesso è tutt’altra storia…non ci sono più le bolle e i rumori degli erogatori, non ci sono più gli altri sub…siamo solo io e lui in silenzio: spettrale, emozionante!
E dopo averlo osservato è tempo di risalire, col doppio dell’adrenalina e nella speranza di arrivare a osservarlo sempre più da vicino :))
Il sub si immerge per guardare, l’apneista per guardarsi dentro . U.Pelizzari